Come aprire un libretto di risparmio e vivere felici

Come aprire un libretto di risparmio in breve tempo e vivere felici.

L’Italia, si sa, è un Paese di risparmiatori. Non sappiamo se sia un bene o un male, ma questo è, e ne dobbiamo tener conto. In generale esistono due correnti di pensiero: una ritiene che il sistema del risparmio debba essere prevalente, l’altra ritiene che il denaro debba circolare per far crescere l’economia.

Padri e nonni ci hanno insegnato che i soldi non vanno sprecati, ma magari loro erano i primi a sperperarli con le scommesse e il gioco; madri e nonne ci hanno insegnato che i soldi vanno messi sotto la mattonella, e magari si scordavano quale fosse la mattonella giusta. Insomma, come si fa, si fa male; e allora forse è conveniente e giusto trovare una via di mezzo e considerare che bisogna risparmiare da una parte, ma dall’altra anche muovere i soldi, farli circolare.

Ammesso che ne abbiamo, ovviamente. E in questi tempi di crisi, certo non è facile comunque averne. Ma se abbiamo qualche soldo da parte e dobbiamo decidere cosa farne, come ci muoviamo? Quali sono le possibilità che ci si presentano? In verità dipende sia da un aspetto soggettivo, il nostro carattere, sia da un fatto oggettivo, la convenienza in relazione a quello che troviamo sul mercato.

Entrambi gli aspetti vanno considerati e contemperati per cercare di fare la scelta giusta. Una delle prime cose che viene in mente è l’investimento immobiliare, ad esempio. Naturalmente questo comporta un impegno finanziario non indifferente, nonché complicazioni di un certo rilievo. Se dobbiamo comprare una casa e andarci ad abitare, diventa quasi una scelta obbligata.

Comunque quella è la nostra abitazione e, oltre che un investimento, ci serve in qualità di dimora, con tutto quello che la scelta comporta. Ma se dobbiamo considerare l’acquisto di un immobile come puro investimento, bisogna sapere che abbiamo delle spese che fra tasse, condominio, manutenzione e quant’altro non sono indifferenti. Certo, l’investimento sul cosiddetto mattone, è quasi sempre una scelta sicura, ma bisognerà mettere a reddito la scelta, magari con un affitto; altrimenti sono solo spese.

Ma forse questo è il momento buono per acquistare, visto che il prezzo degli immobili ha imboccato proprio in questi mesi una discreta curva in rialzo. Poi si può considerare l’ipotesi di investire in borsa, in azioni o in fondi comuni d’investimento e quant’altro; anche questo va considerato. Poi c’è anche la scelta minima, quella di aprire un libretto di risparmio, valutando i pro e i contro di questa operazione.

Si tratta di una forma di investimento in fin dei conti sicura. Col libretto di risparmio, bancario o postale che sia, si versa una determinata somma e si ottiene un libretto da esibire per operare ogni tipo di movimentazione. Sul libretto stesso vengono annotate tutte le operazioni in entrata e in uscita. Normalmente questo strumento, molto intuitivo e semplice, viene utilizzato per i minorenni, una specie di salvadanaio.

Certo, l’operatività del libretto di risparmio è limitata, perché non consente ad esempio la domiciliazione di bollette, né l’emissione di assegni, tuttavia è in grado di garantire una carta di debito, l’accredito della pensione, il collegamento a un deposito titoli e altre eventuali limitate funzionalità. Ma attenzione, perché con i libretti di risparmio non si può andare in rosso, è possibile prelevare solo le somme effettivamente presenti.

Ci sono due tipi di libretti, quello nominativo, che può essere intestato a una o più persone, anche a un minore; c’è quello al portatore, che può essere usato da chiunque lo detenga. Sul libretto vanno applicate l’imposta di bollo e la ritenuta fiscale sugli interessi, pari al 26%. Il costo per l’apertura è variabile e a volte è previsto anche il pagamento di un canone annuo. Attenzione a valutare bene il tasso di interesse creditore, commissioni e spese di servizio.